Il Carnevale della Fisica

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La mia partecipazione al premio di divulgazione scientifica su web che sostiene chi scrive, disegna, crea video, fa conferenze, insomma opera per la diffusione della scienza.

Per carnevale, tradizionalmente, si intende un periodo in cui il gioco, lo scherzo, il caos sono permessi. Anche se poi questo periodo finisce e si torna ad essere seri e ordinati (oppure no).

Storicamente, chi parlava di scienza non si sentiva autorizzato all’ ironia, al gioco o semplicemente alla leggerezza. Chi la diffondeva in una maniera troppo “alla portata di tutti”, era talvolta disprezzato nel mondo scientifico. Nonostante questo ci sono sempre stati dei divulgatori, in tutte le epoche. Non sono mancati tentativi di lanciare teatro e poesia scientifica a partire dal XVI secolo e nuovamente nel XIX secolo, ma non  hanno riscosso il successo sperato.

la science pittoresque
Settimanale edito a Parigi tra il 1860 e il 1867

In tempi più recenti è andata meglio. Diversi sono gli esempi di divulgazione scientifica divertente: le opere di Gerald Durrell e Stephen Jay Gould sono quelle che più ho amato .

Oggi mi sembra che la situazione sia diversa, eccezioni e resistenze a parte, e che la tendenza sia all’apertura, alla condivisione e alla sdrammatizzazione. È sicuramente il caso del Carnevale della Fisica, che promuove la diffusione di contenuti scientifici divulgativi, e non solo da parte di ricercatori e professionisti, ma anche di semplici appassionati. La scienza, insomma, è affare di tutti.

Questa iniziativa on line, si ispira al modello dei Carnival of Science in lingua inglese. Nasce nel 2009 contemporaneamente nella sua versione italiana e spagnola. Si parla qui di fisica in senso lato. I contributi accettati riguardano qualsiasi materia scientifica che possa descrivere un fenomeno naturale, un evento scientifico, una storia scientifica.

Questo mese ho partecipato per la prima volta. Era già un onore per me partecipare alla 50esima edizione con il mio articolo sulla Solfatara di Pozzuoli al fianco di altri 12 interventi di divulgazione scientifica di alto livello. Oggi sono ancora più contenta perché il mio articolo ha ottenuto una menzione speciale!

menzione speciale carnevaledellafisica

Diamoci ora appuntamento sul sito del Carnevale della Fisica per leggere i contributi della 51esima edizione, e chi se la sente può anche lanciarsi!

5 commenti su “Il Carnevale della Fisica”

  1. Felicitazioni per il premio che hai ottenuto. La porta dell’inferno passa dalla Solfatara di Pozzuoli ? La scienza passa dalla bocca hai scritto. Speriamo di poter mangiare prossimamente a Napoli vicino al Vesuvio, cozze cotte con la lava incandescente. Le cozze avranno un gusto favoloso e l’altro senso, la vista, sarà meravigliata vendendo la baia di Napoli e il mare sotto il sole! Che stupidaggini che sto scrivendo !

  2. Mi dispiace non poter partecipare al Carnevale, dati i problemi di navigazione sul sito. Propongo quindi qui la mia interpretazione del paradosso del nonno nell’ambito della fisica relativistica, fortemente critica del principio di autoconsistenza di Novikov e della teoria delle dimensioni parallele. Il principio di autoconsistenza di Novikov sembra una barzelletta: affermare che se tornassi nel passato non potrei uccidere mio nonno con una fucilata a causa dell’interposizione di una persona tra il fucile e mio nonno per impedire l’omicidio! Bisogna invece concepire la geometria dello spaziotempo come una linea orientata in un’unica direzione: futuro e passato sono quindi equivalenti ed il cosiddetto paradosso del nonno neanche risulta un paradosso.

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