Immergersi nel personaggio

medico medievale

Divulgazione scientifica: il fattore umano come portatore di contenuto. Raccontare una storia, evocare emozioni, dunque facilitare il messaggio.

Francesco è un dotto medico del 1300. La sua lunga veste blu, il colore della Madonna, denota l’alta posizione sociale. La cuffia bianca è un elemento fondamentale nel vestiario dell’uomo medievale, la folta barba non lo so. Con la bacchetta in legno indica, su un disegno anatomico, le parti interne del corpo umano che corrispondono ai quattro umori: sanguigno, flemmatico, melanconico e collerico.

medico medievale

Se interrogato ci parla degli strumenti chirurgici usati per suturare ferite, segare arti, praticare salassi, cavare denti. Ma non è lui che li usa, no, lui non si sporca le mani, è un teorico, un discendente di Ippocrate e Galeno. Non è un porcaro o pellaro che cerca di aiutare il prossimo con i pochi strumenti che ha a disposizione, quelli del suo mestiere: aghi per cucire le pelli, canapa come filo di sutura e altro.

Strumenti chirurgici del 1300

L’anestesia con le piante medicinali è più prudente non farla, il paziente potrebbe non risvegliarsi più. E soprattutto mai curare il male della pietra (calcoli vescicali) per non andare incontro a morte sicura del malato.

Lorenzo è cambiavalute. Deve districarsi tra il cambio di monete delle differenti città e il controllo dell’integrità delle monete. Per il cambio si aiuta con una tavola di calcolo in legno che tiene gelosamente nascosta (non sia mai che qualcuno possa imparare ad usarla e contestare i suoi calcoli) e con dei semi di carruba.

cambiavalute

cambiavalute

carrube carati

Si crede, all’epoca, che questi abbiano tutti lo stesso peso, un quinto di grammo e si usano nella pesa delle monete. Gli arabi li chiamano qīrāṭ (da cui carati). Non sono solo il peso della moneta e il tipo di metallo che la compone che contano, ma anche il prestigio della città da cui provengono. Le monete vanno comunque pesate perché c’è qualcuno che le lima per recuperare il metallo e riutilizzarlo. Lorenzo è ricco e lo si può vedere dalle lunghe e larghe maniche della sua tunica. Per confezionarla è stata utilizzata molta stoffa, e per tingerla una tintura color porpora che ha un costo elevato.

cambiavalute

Marcello invece è un pellegrino. Uno vero, non uno di quelli che si fanno credere pellegrini per dormire e mangiare gratis nelle locande lungo il cammino. La sua tunica è aperta davanti per rendere più facile la lunga marcia. L’ampio mantello gli è stato prestato dal priore per accompagnarlo nel viaggio ed è marrone come le tinture umili della terra. All’andata aveva delle conchiglie di San Giacomo legate alla vita, cosi da potersi riconoscere con gli altri pellegrini in viaggio per Compostela. Al ritorno, portata a termine la sua missione, ha avuto il diritto di cucirne una sulla parte frontale del largo cappello, perché è diventato una “capa santa”.

pellegrino compostela

Francesco, Lorenzo, Marcello e i loro compari maestri di spade, venditori di reliquie, imbonitori e  venditori d’Ippocrasso, fanno parte del Club Scherma Apuano, un gruppo di persone che per passione vuole raccontare il fascino di un periodo storico talvolta sottovalutato e tacciato di oscurantismo, il Medioevo.

Così divulgano la storia, ma anche la tecnica e la scienza. E vi assicuro che a sentirli ci si sente veramente proiettati in un viaggio a ritroso nel tempo, per non parlare della cura nella ricostruzione di abiti e oggetti e nell’interpretazione del personaggio.

magistro d'arme
Davide, magistro d’arme

Io li ho trovati al mercato medievale di Filetto. Voi potete trovarli su

http://www.clubschermaapuano.it/scherma-storica-apuana/

P.S. Il mercato medievale di Filetto si trova in Lunigiana, in provincia di Massa. Vale veramente la pena di vedere questa manifestazione che si svolge ogni anno ad agosto. Tra le strette stradine di questo suggestivo paesino si trovano banchi gastronomici e di artigianato, giullari, lanciatori di coltelli e altri artisti di strada. Gli abitanti del paese in costume d’epoca rievocano gli antichi mestieri: filatrici di lana, fabbri, mugnai, produttori di candele e saponi.

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